Musicus, la scuola nel segno della tradizione e della continuità

Nella sede che fu per 20 anni di Radio Luna, la gloriosa emittente trentina, la musica non ha mai smesso di suonare. L’energia e le vibrazioni sonore e ritmiche, ormai parte integrante dell’ambiente, hanno fatto nascere nel 2009 l’Associazione Musica Trento. Qui, con il marchio nazionale Accademie Musicus, bambini e adulti imparano a suonare e perfezionano le loro competenze musicali.

La filosofia di Musicus è quella di imparare a suonare subito. Cose semplici, una sequenza di note, qualche accordo. Ma permettere a tutti di provare il prima possibile l’entusiasmo di suonare da soli qualcosa. Perché la gioia della musica è data da studio, fatica e prove, ma avere da subito qualche risultato è sicuramente uno stimolo molto positivo per proseguire e approfondire uno strumento.

L’approccio del “suonare subito”, la scuola lo applica anche per quanto riguarda le esibizioni e i concerti: “è un modo per salvaguardare i nostri allievi dal “panico da palcoscenico” che colpisce chi non cresce nella musica portando avanti in parallelo il confronto con il pubblico – dice il direttore Ettore Amico.  E così Musicus organizza concerti con 300 – 400 persone, e propone concerti degli allievi più meritevoli durante convegni e incontri di altre associazioni.”

La didattica adottata dalla scuola di musica segue gli standard europei più evoluti: i docenti sono preparati e abilitati Musicus, e seguono i propri allievi nelle lezioni individuali in base alle loro esigenze. Diverso sarà quindi l’approccio adottato per uno studente che suona in un gruppo rispetto a quello con uno che si dedica alla musica dell’800.

 

Durante il primo anno il programma è simile per tutti. In seguito è compito dei docenti e della scuola comprendere le motivazioni che spingono lo studente a continuare, accompagnandolo in un percorso di approfondimento e crescita che sia in linea con le sue ambizioni.

C’è chi suona per divertimento o svago, chi lo fa per raggiungere una crescita interiore, e chi vorrebbe fare della musica la propria professione.

E, in base agli obiettivi di ognuno, la scuola adotta le migliori modalità di insegnamento, che tocca anche la sfera professionalizzante.

 

I livelli di crescita sono 10. Si possono realizzare in 10 anni, oppure, secondo la volontà dell’allievo, in 4 o 5 anni. Le lezioni avvengono a livello individuale e in piccoli gruppi, utilizzando delle basi pre registrate che consentono già dalla prima lezione di suonare ed esercitarsi a casa.

La didattica è coinvolgente, e i risultati immediati: in una prima fase si dedica attenzione alla pratica, mentre la teoria è diluita nel tempo, e connessa strettamente all’aspetto pratico, cui si lega in un nuovo rapporto di relazione. Si tratta di un approccio che sta all’opposto di quello che è il metodo di insegnamento classico della musica. Quello utilizzato da Musicus è basato su una modalità più naturale e spontanea: è come insegnare a parlare ad un bimbo., partendo dalle parole e non dalla grammatica.

I corsi sono rivolti a giovani allievi (già dai 5 anni), ragazzini intorno ai 12 anni, giovani di 20 anni, ma anche adulti di qualsiasi età: non è mai troppo tardi per imparare a suonare!

 

Gli strumenti insegnati sono i più vari: pianoforte, chitarra (classica, acustica ed elettrica), basso , batteria, violino, fisarmonica, armonica a bocca, tromba. E si fanno anche lezioni di canto o di gruppo di musica d’insieme. In quest’ultimo caso si crea un gruppo in cui l’insegnante ha il fondamentale ruolo di seguire le creazione delle canzoni e i riarrangiamenti delle cover. Ma il compito più importante dell’insegnante, in questi casi, è insegnare a stare assieme: unire individui che abbiano un omogeneo livello di preparazione, e aiutarli a condividere l’esperienza del gruppo viene ancora prima dell’imparare a suonare.

Accanto alle lezioni pratiche, gli insegnanti si occupano anche di un aspetto culturale della musica, stilando playlist di ascolto graduali – una sorta di guida alla musica proporzionata alle abilità acquisite dall’allievo ed alle sue esigenze musicali.

 

Tutti gli insegnanti sono diplomati al conservatorio o presso accademie riconosciute per la loro serietà, e seguono aggiornamenti continui.

“Musicus, grazie all’approccio diverso e immediato che l’allievo ha con la musica, è riuscita a riavvicinare diversi ragazzi al loro strumento. Se la metodologia classica, con la sua rigidità, può a volte risultare demotivante, la possibilità di suonare subito che viene data da nostro approccio è sicuramente una spinta forte a procedere con lo studio, che appaga e da soddisfazioni visibili.” Conclude il direttore.

 

Questo, sicuramente, assieme allo spirito familiare che si respira all’interno della scuola. Si punta sull’utilità sociale della musica, sull’unione delle persone,  sulla volontarietà degli esami da superare. Infatti gli allievi che superano l’esame di fine anno, ricevono un attestato di livello. Ma in realtà non ci sono obblighi in questo senso, per chi volesse solo godere della capacità di strimpellare uno strumento senza velleità artistiche di sorta!

 

La cosa sicuramente affascinante è che già dopo il terzo – quarto livello si inizierà ad imparare qualcosa sulla composizione, arrivando ben presto addirittura a scrivere brani in autonomia.

Anche questo nell’ottica di aiutare gli allievi ad esprimere liberamente loro stessi, sia attraverso la musica che attraverso la composizione.

 

Le iscrizioni ai corsi sono aperte tutto l’anno, estate inclusa: qualunque momento è buono per cogliere l’occasione, liberare l’artista che è in noi, e iniziare a suonare!